Aristide Torrelli, fotografo fine art
Il mondo attraverso i miei obiettivi: luce, tecnica e visione
Aristide Torrelli, fotografo fine art
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Io scrivo spesso di fotografia nei parchi USA, a cui ho anche dedicato una serie di monografie (Fotografa gli USA). Eppure non è come si pensa, non sono parchi giochi per adulti, sono ambienti selvaggi anche se di facile accessibilità, almeno inizialmente. Un approccio consapevole e ben pianificato alla fotografia nei parchi nazionali USA contribuirà a proteggere voi e gli abitanti selvaggi del parco. La bellezza di questi parchi è la loro natura selvaggia, ma è anche il loro più grande pericolo. Mentre i parchi offrono diversi livelli di infrastrutture, servizi in loco e personale di emergenza, la vostra sicurezza dipende esclusivamente da voi.
I parchi nazionali USA sono famosi: hanno registrato oltre 318 milioni di visite nel 2018. Con quelle folle arrivano persone impreparate ai pericoli e che, a volte, mancano di buon senso, aumentando il rischio di incidenti. Lo scorso dicembre, una ragazza è caduta da 200 metri, morendo, all'Horseshoe Bend Overlook sul fiume Colorado.
Per farvi capire ancora meglio il posto, guardate quest’altra foto.
Nel marzo di quest’anno 2019, un uomo è caduto morendo nel Grand Canyon NP e secondo quanto riferito stava facendosi un selfie!
Mentre i visitatori dei parchi aumentano, queste storie stanno diventando frequenti. Tragedie come queste possono essere prevenute con buon senso e preparazione. Con un'adeguata pianificazione e consapevolezza della situazione, potete evitare problemi prevedibili e godervi le viste incredibili. Questi consigli per la sicurezza nei parchi nazionali USA e in altri luoghi selvaggi vi aiuteranno ad assicurarvi un'esperienza meravigliosa e a tornare a casa con le foto per dimostrarlo.
1. Familiarizzate con i servizi del parco
Mappe dettagliate dei parchi nazionali sono disponibili sul sito Web del National Park Service. Inoltre le mie guide, che coprono alcuni dei parchi più belli sono un altro grande aiuto (Fotografa gli USA)
Prima di percorrere i sentieri, studiate le mappe del parco per sapere dove si trovano i servizi di emergenza caso mai ne aveste bisogno. Pianificate in anticipo il percorso e prendete nota delle strutture più vicine.
Leggete le guide, le riviste e tutto quel che volete ma parlate anche con chi ci è stato prima, magari un ranger. Parlate di tempo e difficoltà non di miglia. Non tutte le miglia sono uguali. E tenete presente che un miglio è più di un chilometro e mezzo, miglia e chilometri non sono uguali!
È inoltre consigliabile salvare il numero di telefono del centro di emergenza del parco nei propri contatti nel caso in cui ci si trovi nel raggio d'azione del servizio di telefonia cellulare e sia necessario un aiuto. Attenzione, ho detto nel caso in cui di proposito perché la telefonia cellulare non copre ovunque negli USA, non è come siamo abituati in Italia. Potreste trovarvi in luoghi remoti senza poter contattare nessuno. Tenetelo presente.
2. State sul sentiero
Non dovete per forza andare fuori dal sentiero per trovare fantastiche location fotografiche nei parchi nazionali. Certo, è una regola che è fatta per essere infranta, ma in caso di dubbio, restate sui sentieri. Per ottenere la prospettiva perfetta per una fotografia non vale la pena di rischiare la propria sicurezza.
In alcune aree di certi parchi è vietato uscire dai sentieri, non solo per la propria sicurezza ma anche per preservare l'habitat e la bellezza naturale del parco e dei suoi abitanti selvaggi. Il buon senso e il rispetto per l'ambiente contribuiranno a far sì che voi e tutti gli altri godiate il parco.
Rimanete sempre in gruppo, non lasciate indietro nessuno. Non dividetevi a meno che non ci sia pericolo di vita. Non prendete scorciatoie.
3. Rispettate la fauna
Vi tenta avvicinarvi per uno scatto migliore, ma è necessario mantenere le distanze dalla fauna selvatica, specialmente quelle specie che rappresentano un pericolo quando si sentono minacciate. Il National Park Service raccomanda di mantenere una distanza di almeno 300 piedi (90 metri) da predatori come orsi e lupi e almeno 75 piedi (22 metri) da bisonti, alci e altri grandi mammiferi.
Se qualche animale mostra segni di allarme a causa della vostra presenza, tornate indietro. Siete nella loro casa, quindi agite come un ospite premuroso. Non nutrite mai la fauna selvatica, non la state aiutando, e non usate esche per la fauna selvatica per fare una fotografia. Gli animali che vengono nutriti dagli esseri umani si abituano rapidamente a questo, e questo porta a comportamenti pericolosi sia per loro che per noi. Mantenete le distanze e utilizzate un teleobiettivo per osservare e fotografare la fauna in modo rispettoso e sicuro.
4. Dovete conoscere voi stessi e i vostri limiti e comunque portate un amico
Come fotografo naturalista, avete probabilmente un forte senso di avventura e l’istinto di esplorare. Ma per la vostra sicurezza e la sicurezza di quelli con voi, è davvero importante essere onesti con se stessi sulla propria forma fisica e non solo.
Alcune fantastiche opportunità fotografiche possono essere trovate lungo la strada, a poca distanza dall’auto. Altre possono trovarsi a diverse miglia dall’inizio del sentiero con importanti cambiamenti di quota su percorsi stretti e accidentati. Scegliete i sentieri e i percorsi che sapete rientrare nei vostri limiti fisici e non cercate di fare troppo in un giorno solo.
Assicuratevi di lasciarvi tutto il tempo per camminare e tornare indietro ad un ritmo comodo e tenete conto del tempo che probabilmente trascorrerete a fotografare o semplicemente a godervi l'ambiente circostante.
Forse voi siete il fotografo in famiglia e i vostri cari preferirebbero dormire o visitare il negozio di souvenir. Non fate la “gita” da solo. Convincete un amico che la pensa come voi a fare il viaggio con voi o pianificate la vostra avventura fotografica come parte di un workshop con istruttori e guide. Le escursioni guidate da Ranger sono disponibili anche in alcuni parchi nazionali.
Uscire in solitudine può essere allettante: per i fotografi non c'è niente di più distraente dei compagni che preferiscono essere altrove, ma le escursioni in solitaria sul campo aumentano notevolmente il rischio. Non volete certamente trovarvi nel bisogno di aiuto e da solo. Andate con qualcuno. Se siete solo e cadete, chi chiamate?
Qualunque attività in zone isolate vogliate fare, lasciate sempre delle informazioni su dove andate e per che ora pensate di tornare. La vostra vita potrebbe dipendere da questo. Dite a qualcuno dove state andando e attenetevi al piano.
Non siate solitari. Partecipate alle attività in zone isolate come parte di un gruppo, meglio se accompagnati da una guida locale.
Se vi perdete, non iniziate a girovagare cercando la strada per il ritorno. Può rendere molto difficile trovarvi. State fermi, in attesa e trovate un modo per far rumore così da avvertire chi vi sta cercando circa la vostra posizione.
Portate una bussola, una mappa topografica ed una mappa del sentiero ed usatele spesso.
Firmate quei registri che trovate sui sentieri. E’ il primo posto dove guardano i soccorritori.
5. Attenzione al meteo, vestitevi opportunamente e portate equipaggiamento di sicurezza
Turret Arch e North Window sono due dei massicci archi in pietra nella sezione Windows nel Parco nazionale di Arches. Il sito web del Parco Nazionale descrive Arches come “un deserto in altura che presenta ampie fluttuazioni di temperatura, a volte oltre i 40 gradi in un solo giorno.“
Fate ricerche sul parco che intendete visitare e sappiate cosa aspettarvi dal tempo, è necessario saperlo e pianificare di conseguenza. Ad esempio, a seconda della stagione e del luogo, potrebbe essere necessario prepararsi a una tempesta inaspettata. Se sono possibili temperature estreme o un improvviso acquazzone, assicuratevi di essere adeguatamente attrezzati per proteggere voi stessi e il vostro equipaggiamento fotografico. Il sito Web del National Park Service è una risorsa preziosa per pianificare il viaggio, con informazioni generali sul parco oltre a avvisi stagionali per problemi come chiusure di strade e avvisi di condizioni estreme. Assicuratevi di consultare le pagine web del National Park Service dedicate al parco che state visitando, prima e durante il viaggio.
Le scarpe adatte dovrebbero essere il primo oggetto sulla vostra lista. Sentieri e percorsi nei parchi nazionali spaziano da strade asfaltate e marciapiedi, a sentieri larghi e ben curati, a sentieri stretti e scoscesi che rendono un po’ nervoso anche l'escursionista esperto. Non date per scontato che un paio di scarpe da ginnastica basteranno. Una vescica, piedi bagnati o una caviglia stortata potrebbe non sembrare un grosso problema a casa, ma sui sentieri, potenzialmente a chilometri di distanza dalla vostra auto o dai servizi del parco, qualsiasi cosa che riduca la vostra mobilità può diventare un problema serio. Investite in un paio di stivali da trekking di qualità che offrano una buona trazione, imbottitura, impermeabilità e assorbimento di umidità. Usateli e ammorbiditeli a casa per essere sicuri che siano comodi e per non avere le vesciche e assicuratevi di accoppiarli con calze di alta qualità progettate per l'escursionismo che forniscono imbottitura aggiuntiva e controllo dell'umidità. Vi raccomando anche l'abbigliamento tecnico. Dato che avete già studiato il tempo che vi aspettate durante il vostro viaggio, preparate equipaggiamenti il più leggeri possibile che forniscono allo stesso tempo la protezione di cui si ha bisogno. Vestirsi a strati vi dà la flessibilità di adattarvi se le temperature variano ampiamente durante il giorno. E anche se può sembrare controintuitivo, nei climi caldi i pantaloni lunghi e le camicie a maniche lunghe di tessuti leggeri che offrono protezione dai raggi UV possono essere una scelta migliore rispetto ai pantaloncini e alle maniche corte. I capi tecnici di marca non sono economici, ma di solito valgono la spesa quando si tratta di comfort sul campo. E non dimenticate il cappello!
L'elenco degli equipaggiamenti di sicurezza da portare dipende dalla stagione e dalla posizione del viaggio, ma ci sono alcuni elementi che sono sempre utili. Una torcia, magari di quelle che si “indossano” sulla testa è uno, per l'illuminazione del sentiero del mattino presto e del tardo pomeriggio. Un kit di primo soccorso per affrontare piccoli graffi, vesciche e tagli è un altro, così come lo è la protezione solare.
Prendete anche in considerazione i potenziali pericoli della fauna selvatica. Ad esempio, il repellente dell'orso è raccomandato in parchi come Yellowstone e Grand Teton. Nei parchi desertici come il Grand Canyon, un kit contro il morso di serpente potrebbe essere un salvavita se per caso vi imbattete in un serpente a sonagli. Il repellente per insetti è un altro elemento di sicurezza di base da prendere in considerazione. Ricordo ancora i circa 40 minuti che ho passato dietro al treppiede per fare la foto del Mt Rundle che vedete sotto. Ogni volta che scendevo dall'auto per guardare nel mirino in attesa della luce giusta, un nugolo di zanzare mi attaccava e mi pungeva sulle parti scoperte. Il repellente "italiano" che avevo portato con me mi dava solo 30 o 40 secondi di immunità, poi via agli attacchi! Ad un certo punto, un collega fotografo canadese mi ha fatto provare il suo repellente. Durava tre minuti, era molto più forte del mio. Comunque sono riuscito a fare la foto!
Portate anche:
•Fiammiferi impermeabili;
•Fischietto e specchietto di segnalazione;
•Giacca impermeabile e a prova di vento;
•Abiti caldi (cappello e maglie di lana);
•Torcia elettrica con batterie di scorta;
•Kit di pronto soccorso;
•Mappa topografica e mappa del sentiero;
•Bussola;
•Coltello tascabile;
•Fune di nylon;
•Coperta “spaziale” (quelle leggere e calde).
6. Mantenetevi idratati
Quanta acqua dovete portare con voi sul sentiero? Una guida generale per adulti è di due tazze d'acqua all'ora. Raddoppiate per climi caldi o umidi. Quindi per una giornata di otto ore sul campo, avrete bisogno di almeno quattro litri (un gallone secondo le misure USA) di acqua a persona, o anche otto (due galloni) in ambienti più estremi.
Si tratta di molta acqua quando si è già carichi di attrezzatura fotografica, quindi pianificate di conseguenza per assicurarvi che ci sia spazio nello zaino. Meglio lasciare un obiettivo o due che non trovarsi disidratati lontano da fonti d'acqua potabile. Ricordate sempre che anch'io ho rischiato di brutto a The Wave. Leggetevi pure il resoconto qui, Avventura a The Wave.
Iniziate ogni giornata bevendo acqua e bevete spesso durante il giorno. Portate sempre dell’acqua con voi. Non sempre troverete acqua potabile disponibile e non averla può essere un errore fatale. Bevete poco e spesso: è molto meglio che bere tanto poche volte. Non aspettate di aver sete per bere, avrete aspettato troppo a lungo e sarete già disidratati.
Imparate a riconoscere i segnali dell’affaticamento da calore e del colpo di calore: sudorazione eccessiva o nessuna sudorazione, confusione o disorientamento, vertigini o mal di testa, urine di colore scuro o nessuna urina.
Non bevete l’acqua che trovate nelle buche. Questi bacini che troverete scavati nell’arenaria, raccolgono acqua piovana e sedimenti portati dal vento, formando dei microscopici ecosistemi dove vivono insetti, piante e piccoli animali.
Questo è l’West, aperto e selvaggio. Tenete sempre pieno almeno a metà il serbatoio e tenete dell’acqua in macchina, a sufficienza per tutti.
7. Rimanete concentrati su voi stessi
È piuttosto facile, quando si compone una fotografia, immergersi nel momento, le impostazioni della fotocamera e la posizione del cavalletto. Avere molta familiarità con la macchina fotografica e il funzionamento dell’attrezzatura prima di andare in campo significa armeggiare meno con le attrezzature.
Non importa quanto sia convincente la luce e la scena davanti alla vostra fotocamera, tenete a mente ciò che vi circonda. Non permettete a voi stessi di essere così presi dalla vostra creatività da perdere la cognizione di ciò che accade intorno e dietro di voi. Controllate i vostri passi mentre vi muovete per inquadrare la foto in modo da non inciampare o storcervi una caviglia su un terreno irregolare. Rallentate, prendetevi il vostro tempo e mettete al primo posto la sicurezza. La vostra fotografia sarà migliore per questo.
Fate in modo che non finisca così
Vi siete persi ma ricordate il consiglio di sedersi e fare uno spuntino. Mentre mangiate, vi rilassate, vi calmate e vi godete il deserto. In fondo siete venuti qui per questo, no? Ripercorrete il percorso con la mente e poi vi riportate sull’ultimo punto di cui siete sicuri. Capite che dovete chiedere aiuto.
Bene, ora farete segnali con il vostro specchietto, il vostro fischietto o la vostra torcia. Tre segnali sono il segnale universale di difficoltà.
Un momento, dove sono? Come? Non avete il fischietto, lo specchietto o la torcia? Non avete detto a nessuno dove stavate andando? E nemmeno quando sareste tornati? Non è il vostro giorno fortunato, eh?
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