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Esporre a destra

ovvero

Massimizziamo il rapporto segnale/rumore (S/N)


La gamma dinamica
 

Per le nostre elucubrazioni, assumiamo che la gamma dinamica di una reflex digitale sia di 5 diaframmi, anche se nella realtà è di circa 6,5.

Lavorando nel formato Raw abbiamo a disposizione file a 12 bit per canale, quindi abbiamo 4096 valori discreti (2^12). Tuttavia, come abbiamo visto nell’articolo sul formato Raw, i 4096 livelli non sono distribuiti uniformemente sui 5 diaframmi. Anzi, il diaframma più chiaro dei cinque contiene 2048 livelli, la metà del totale!

Questo perchè I sensori CCD e CMOS sono dispositivi lineari e perciò ogni diaframma registra la metà della luce del precedente.

E allora? E allora, se vogliamo sfruttare al massimo il sensore dobbiamo utilizzare il quinto più a destra dell’istogramma, che contiene 2048 livelli. Non utilizzarlo significherebbe sprecare la metà dei livelli possibili della nostra macchina fotografica.

Però sappiamo pure che non dobbiamo bruciare le alte luci, così come si fa con le diapositive. Una volta sovresposte le alte luci i dati sono persi per sempre e non recuperabili in alcun modo.

 

 

Che fare?

 

 

 

Esposizione normale

istogramma centrato

Massimo rapporto S/N

Istogramma a destra

 

Potremmo esporre in maniera da ottenere un istogramma spostato a destra ma non al punto di bruciare le luci, come nelle immagini che sono qui sopra. Le reflex di oggi ci fanno vedere le sovraesposizioni con un lampeggiamento di alcune parti dell’immagine.

Ovviamente l’immagine risulterà molto chiara quando la osserveremo nel nostro convertitore Raw. A questo punto, modificando luminosità e contrasto, risistemeremo l’immagine. Cosa avremo ottenuto? Il massimo del rapporto S/N e la minimizzazione di rumore e eventuali posterizzazioni nelle zone in ombra.

Questo metodo equivale a lavorare ad una sensibilità ISO più bassa, quindi richiede velocità dell’otturatore più basse e/o diaframmi più aperti. Se scattate a mano libera o a soggetti in movimento, potreste avere qualche problema.

 

Provate

 

Questa tecnica è un qualcosa da usare in occasioni e condizioni particolari, richiede del lavoro in più in fase di ripresa e anche durante l’elaborazione del file Raw. Tuttavia assicura il raggiungimento del massimo rapporto S/N possibile.

Fotografate una scena e poi la stessa scena con una correzione di +1 EV, facendo attenzione a non sovresporre (luci lampeggianti nel display).

Ora caricate nel vostro elaboratore di file Raw (io uso Rawshooter Premium di Pixmantec) i due scatti. Normalizzate quello esposto a +1 diminuendo la luminosità e modificando, se serve il contrasto.

Ora comparate i due scatti, specialmente nelle ombre, cercando del rumore ed eventuali posterizzazioni.

Se non notate differenze allora questo metodo non vi aiuta nelle vostre riprese tipiche.

Ma se notate dei miglioramenti allora avete una nuova tecnica da utilizzare quando vi occorre.

 

Riflessioni

 

Il sensore non è la pellicola e non si comporta come tale nelle alte luci e nelle ombre. Nella curva sensitometrica della pellicola ci sono due “ginocchi”, uno nelle ombre e uno nelle alte luci. Questo consente una transizione dolce. Il sensore invece ha una curva diversa, di solito totalmente lineare (Nikon, Pentax). I sensori Canon assomigliano un po’ di più alla pellicola. Interessanti a questo proposito le prove delle fotocamere di Progresso Fotografico/PC Photo/Tutti Fotografi che riportano anche le curve sensitometriche dei sensori, in funzione della sensibilità ISO e dello sharpening.

Dovendo misurare l’esposizione io userei un cartoncino al 18% per la pellicola. Per un sensore, invece, misurerei le alte luci e le esporrei in modo da avere un valore intorno a 250 su 255, un po’ come si fa per le diapositive.

 

 


©2006 Aristide Torrelli