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La macchina fotografica conta o non conta?
 

 


 

Ancora oggi, parlando con tante persone, si sente dire che senza un’ottima fotocamera non è possibile fare buone foto. Vi racconto un episodio di vita vissuta. Stavo fotografando ad una partita di calcio quando uno degli allenatori, un mio amico, si avvicina. Parlando con l’altro mister gli dice che io faccio delle belle foto. L’altro risponde: “Ci credo, con quell’attrezzatura”. Non ho parlato. Avevo due corpi macchina con ottica montata. Ne ho preso uno, gliel’ho porto e ho detto: “Ti prego, fammi vedere”. Ha avuto il buon gusto di declinare l’offerta. Perché ve lo racconto? Perché c’è ancora il mito che le fotografie le faccia la macchina fotografica e non il fotografo.

Le immagini di Ansel Adams di 60 anni fa hanno ancora eccellente risoluzione e gamma tonale, anche viste con gli occhi di oggi. Perché allora, pur con tutti i miglioramenti, non riusciamo a ricreare opere del livello di Adams (sto esagerando, c’è chi ci riesce ma è per stuzzicarvi), sapendo, oltretutto, dove le ha fatte, come e con cosa? Perché l’arte non è lo strumento.

 

Alla domanda: “Compro la Nik43flex o la Can1mk45?” si scatenano i mastini della guerra gli amanti dei cliché. Ognuno parla bene della sua marca preferita e male dell’altra (che, ovviamente, nemmeno possiede), poi escono due o tre tizi che affermano “Non è la fotocamera, è il fotografo” o qualcosa di simile. Citano anche Ansel Adams (che era un fissato di tecnica) e si arriva a dire che una Holga o una pinhole camera fanno grandi scatti e sono tutto ciò che serve ed il resto è una macchinazione delle grandi case giapponesi che vogliono sfilarci i nostri soldi.

Mettiamo una cosa in chiaro. La fotografia non si può fare senza alcune cose:

ÿ       Un obiettivo a 0 o più lenti (attenzione, il pinhole è un obiettivo per quanto strano vi possa sembrare. Per curiosità vi dirò che ha la pupilla d’entrata e d’uscita coincidenti). Che poi sia un singolo menisco o uno zoom a 16 lenti di cui alcune ELD, ASP o non so cosa, disegnate nella Foresta Nera e costruite in Giappone con rivestimento a nano cristalli, poco importa;

ÿ       Una scatola (di scarpe, di cereali, Hasselblad…);

ÿ       Un elemento sensibile alla luce (gelatina a base di sali d’argento su substrato plastico o sensore o altro);

ÿ       Un otturatore (si va dal cappello davanti all’ottica ad un oggetto elettronico con tempi da 3 ore a 1/125000 di secondo. Non esiste, lo so, ma prima o poi lo faranno);

ÿ       Un diaframma (da un disco forato ad una piastra ottica a cambio di fase);

ÿ       Un esposimetro, magari;

ÿ       Un sistema di messa a fuoco, magari su vetro smerigliato. Oppure un sistema a telemetro.

Mi sono spiegato? Una pinhole camera auto costruita o una Canon 5D mkII sono fotocamere. La differenza sta nella tecnologia impiegata che le differenzia per qualità d’immagine e comodità e convenienza d’uso.

Ma comprare una grande fotocamera non assicura di poter creare splendide immagini. Un buon chitarrista riesce a suonare anche una chitarra da 100€ ed un buon fotografo riesce a tirare fuori buone immagini anche da una compatta.

Le fotocamere sono gli strumenti dell’artista. Sono l’occhio, la pazienza e l’abilità che creano l’immagine. La fotocamera è lo strumento scelto all’uopo.

Una buona fotocamera non equivale a buone foto. Questo è il sogno di molti, poter dire, davanti ad immagini splendide che è solo merito della fotocamera. Molti dicono che se avessero la tal fotocamera potrebbero fare delle foto splendide, come quelle di ... (inserite il nome dell’artista preferito).

Quando poi arrivano ad acquistare quella fotocamera allora scoprono che non è vero e danno la colpa ai filtri che usano i professionisti, come se fossero delle lastrine di vetro a fare un’immagine. E se questo non basta allora è stato Photoshop!

Ma come, la foto perfetta non usciva dalla tale fotocamera? Che cosa c’entra Photoshop?

Vedete, la fotografia è arte e artigianato e quindi non possiamo fare il prodotto artigianale senza i nostri strumenti (fotocamera, obiettivo e pellicola/sensore). E gli strumenti sono sempre stati criticati e confrontati. Pensate, si dice che abbiano anche una personalità!

Tuttavia, il nocciolo del problema è che ognuno di noi ha bisogni differenti, magari simili a quelli di un altro, ma non uguali. Chi fotografa i paesaggi del sudovest americano non ha gli stessi bisogni di quello che sta riprendendo il compleanno del figlio e quindi gli strumenti utilizzati non potranno essere gli stessi. Perciò è normale discutere i meriti degli strumenti ed alcuni di essi sono migliori di altri. Questo essere migliori sarà a volte oggettivo ed altre volte soggettivo e dipenderà dai bisogni del fotografo. Perciò la domanda da fare a chi chiede cosa acquistare è:”Che tipo di fotografie hai intenzione di fare?”.

Se è vero che un buon fotografo può fare una buona foto con qualunque fotocamera è solo perché molti bisogni si sovrappongono ed in effetti quel fotografo utilizza uno strumento che è comunque adeguato. Una stampa 30x40 cm di alta qualità la si può ottenere con qualsiasi fotocamera reflex presente sul mercato. Se non ci riuscite è colpa vostra, non dello strumento.

Però una foto sportiva, un ritratto formale, una foto naturalistica non si possono fare senza lo strumento adatto, è inutile parlarne.

L’attrezzatura non influenza in maniera sostanziale la qualità delle immagini. Meno tempo si passa a preoccuparsi dell’attrezzatura e più tempo si ha per creare grandi immagini. L’attrezzatura giusta lo rende solo più facile, veloce o comodo.

Comprare nuova attrezzatura non migliorerà le vostre foto. L’unico ruolo della fotocamera è di mettersi da parte, di essere trasparente, quando si fanno fotografie.

  
C’è una frase di Andreas Feininger (1905 - 1999) che mi viene alla mente: "Fotografi, idioti di cui ce ne sono molti, dicono Oh, se solo avessi una Nikon o una Leica, potrei fare grandi fotografie. E’ la cosa più stupida che abbia mai sentito nella mia vita. Non c’è altro che vedere, pensare ed interessarsi. Questo fa una buona fotografia. E poi il rigettare tutto quello che può essere negativo per la fotografia. La luce sbagliata, lo sfondo sbagliato, l’ora e così via. Molto semplicemente non fotografate, per quanto bello possa essere il soggetto".

Io ne ho sentito uno dire “Non ho mica una stampante da 1000€”. D’altronde non poteva prendersela con la reflex, visto che si era appena fatto una Nikon. Però qualcosa doveva dire!

Quando si parla di arte, sia essa musica, fotografia, cucina o altro, succede che per i primi anni di studio si è convinti che se si avesse uno strumento (Chitarra, fotocamera, pentole) migliore si sarebbe bravi come i professionisti. Perciò si perde tanto tempo a preoccuparsi dell’equipaggiamento e a procurarsene uno sempre migliore. Dopo tanti anni, quando si diventa bravi come gli altri artisti, ci si rende conto che l’equipaggiamento non c’è mai entrato per niente. Si realizza che l’attrezzatura “giusta” rende solo più facile ottenere le immagini desiderate, ma le avreste potute realizzare anche con un’attrezzatura meno “giusta”. Vi rendete conto che la cosa più importante che l’attrezzatura “giusta” fa è quella di non essere d’intralcio. Capite anche che se invece di perdere tanto tempo ad inseguire l’attrezzatura, l’aveste impiegato a fotografare sareste arrivati prima dove volevate essere.

Certo, per fare un parallelo, se siete un pilota di F1 siete in grado di estrarre tutto da una macchina e il limite alle prestazione è la macchina stessa. Ma se siete come la maggior parte delle persone, siete voi il fattore limitante, non la macchina. Così è in fotografia.

Ma allora perché gli artisti che ammirate tendono ad usare strumenti costosi se la qualità è la stessa che otterrebbero con strumenti meno costosi?

Propongo tre motivazioni:

1.   Gli strumenti buoni non intralciano e rendono più facile ottenere i risultati voluti. Strumenti inferiori richiedono più lavoro;

2.   Sono più durevoli, cosa utile per chi ne fa un uso intenso tutto il giorno, tutti i giorni;

3.   Gli utenti avanzati possono trovare utili alcune prestazioni minori. Queste cose rendono la vita del fotografo più facile ma non rendono le loro foto più belle

 

E’ molto probabile che abbiate già tutto l’equipaggiamento che vi occorre. Dovete solo imparare ad utilizzarlo al meglio. E’ triste vedere quante poche persone se ne rendono conto e passano il loro tempo ad incolpare l’attrezzatura per gli scarsi risultati che ottengono invece di utilizzare quel tempo ad imparare come vedere, comporre, manipolare ed interpretare la luce.

Comprare una nuova fotocamera vi farà ottenere gli stessi risultati che già ottenete. Lo studio è il modo per ottenere immagini migliori, non un’altra fotocamera.

Non incolpate il vostro equipaggiamento se qualcosa non va nelle vostre immagini. Se avete dei dubbi, andate in un museo dove espongono fotografie e osservate la splendida qualità tecnica che le persone ottenevano 50 anni fa. Il vantaggio dell’equipaggiamento moderno è la comodità, non la qualità d’immagine.

Dovete imparare a vedere e comporre. Preoccupatevi dell’immagine, non dell’attrezzatura.

La marca di un computer non ha nulla a che vedere con l’abilità di scrivere un racconto di successo e tutti concordano su questo. Perché allora le stesse persone pensano che la marca o il tipo di fotocamera oppure la conoscenza della tecnologia realizzativa della fotocamera abbia a che fare con l’abilità di creare un’immagine di successo?

Avete un’idea di che marca di computer o di software sto utilizzando per scrivere questo articolo? No. Interessa solo me, non voi. Così chi guarda le vostre immagini non può indovinare che fotocamera avete utilizzato e nemmeno gli interessa.

Sapere come si fa una cosa è totalmente diverso dall’essere capace di farla, men che mai farla bene.

Sappiamo tutti come si fanno uscire i suoni dal piano: basta premere i tasti e spingere i pedali ogni tanto. L’abilità di suonarlo, di suscitare emozioni in chi ascolta, è tutta un’altra cosa.

Non date per scontato che l’attrezzatura più costosa sia migliore. Avere troppa attrezzatura è il modo migliore per fare brutte foto.

"Chi non sa fare una foto interessante con un apparecchio da poco prezzo, ben difficilmente otterrà qualcosa di meglio con la fotocamera dei suoi sogni!" (Andreas Feininger).

  


©2009 Aristide Torrelli