Il Mito del Grigio
Medio
Di solito,
e lo faccio anch’io per comodità, ci si riferisce al grigio medio come al
valore 128 (per i tre colori RGB) in Photoshop e sull’istogramma. Il valore
128 è quello che si trova a metà dei 256 livelli di un canale a 8 bit, come
quelli di una foto JPG.
In realtà,
al valore 128 corrisponde un livello di grigio medio (o di luminosità, che è
lo stesso)
che dipende dal profilo di
colore in uso.
Questo
deriva dai diversi gamma usati
nei diversi profili.
Se andiamo ad analizzare la cosa nello spazio
colore Lab (Luminosità e due componenti di
colore), e poniamo L=50%, ci troviamo al centro esatto della scala della
luminosità percepita, il vero
grigio medio.
Vediamo
allora a cosa corrispondono i valori R=G=B=128 nei tre spazi colore sRGB, AdobeRGB e ProPhotoRGB e
poi a quali valori nei tre spazi colore corrisponde il nostro L=50%.

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sRGB
R=G=B=128
L=53,6%
|

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AdobeRGB
R=G=B=128
L=54%
|

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ProPhotoRGB
R=G=B=128
L=60,7%
|

|
L=50%
sRGB =
119
AdobeRGB =
118
ProPhotoRGB =
100
|
Interessante, no? In AdobeRGB,
con un gamma di 2,2, il livello 128 ha una luminosità percepita del 54%
mentre il ProPhotoRGB,
con un gamma di 1,8, diventa addirittura un brillante 60,7%, molto più di un
grigio medio.
Perciò, se guardiamo al modello percettivo Lab
come riferimento, osserviamo che il grigio medio è più scuro di quelli che
otteniamo nei vari profili usando R=G=B=128. In realtà dovremmo usare valori
più bassi.
Conclusione
Nella
fotografia quotidiana, usiamo il valore 128 (quello centrale)
nell’istogramma come grigio medio se ci da
buoni risultati e ci sentiamo a nostro agio ma ricordate che non è il valore
medio reale e, come tale, non apparirà in stampa.
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©2015 Aristide Torrelli