Medio formato digitale, la
qualità assoluta
A seguito di una email relativa
all’articolo sulla stampa in grande formato, mi è venuto da riflettere
sull’argomento e convincermi ancora della risposta insita nel titolo.
L’affermazione non è così scontata.
Fatemi spiegare.
L’antefatto
C’è, di questi tempi, forse dovuto anche
alla diminuzione dei prezzi delle medio formato, un dibattito tra i
sostenitori di queste e quelli delle reflex. Si parla di risoluzione,
rumore, cadenza di scatto, autofocus e tante altre belle cose ed ognuno
spinge per la sua parte e vuole avere ragione.
I dibattiti sono una bella cosa ma,
almeno in questo caso, si scade nel “Provamelo con i numeri”, “Mostrami un
white paper (gli articoli che le stesse case costruttrici fanno per spiegare
la loro tecnologia)”, “Quali sono le specifiche?”. Gli altri ribattono con
“gamma dinamica utile”, “micro contrasto”, “tonalità”.
Qualcuno si convince, qualcuno non
discute, qualcuno sorride ed il dibattito scema. Passa un po’ di tempo e
poi, magari causato dall’uscita di una nuova reflex o di una nuova medio
formato, ricomincia. E allora “Mostraci un raw”, “Metti on line un crop al
100%”, “Guardate questi grafici” e così via.

Dimenticavo, ci sono anche quelli che di
tecnica ne sanno poco e si lanciano sul lato artistico ed allora” Io so
quello che dico e che vedo e ti dico che questo è meglio”. Non ho detto
quale lato è meglio, badate bene, gli “artisti” si trovano su ambo i lati.
Nessuno è mai soddisfatto e si continua così, con buona pace e tanto piacere
dei siti che ospitano questi dibattiti perché hanno tanto traffico e le loro
pubblicità vengono ben pagate (come, non sapevate che funziona così?).
Ma allora io cosa voglio fare,
aggiungermi alla lista del questo è meglio di quello? Forse si, ma io sono
convinto che una prova, per una parte o per l’altra esista e sia facile da
vedere.
La domanda
Si è scritto molto sulle comparazioni
tra reflex e medio formato. Esistono addirittura delle aziende che fanno dei
test su risoluzione, livello di rumore e gamma dinamica (penso a DxO con il
suoDxO
Mark). I test sono eseguiti con cura ed i risultati pubblicati affinché
tutti li possano vedere. E così tutti vediamo che, a livello teorico, le
reflex e le medio formato si comportano in modo molto simile. Perciò tutti
dicono: le reflex offrono performance migliori o uguali a costi molto
inferiori. Però le medio formato continuano ad essere acquistate. Perché?

Le risposte
Le risposte a perché le medio formato
hanno un discreto successo di vendita possono essere separate in base a due
categorie di utenti.
Il primo tipo di utenti è il fotografo
commerciale di alto livello. Queste persone non
firmano assegni in bianco, richiedono prestazioni di alto livello per i
soldi che sborsano (parliamo di almeno 20.000 €) e hanno dei bisogni molto
specializzati. Gli occorrono il mirino a pozzetto, il controllo della
prospettiva sia nell’ottica che sul piano focale e la miglior conversione
possibile in CMYK per l’editoria. In questi settori il medio formato la
spunta facilmente.
La seconda categoria è un po’ più
difficile da definire. C’è dentro una buona percentuale di fotografi fine
art e non professionisti. Tendono a passare un mucchio di tempo nell’analisi
di specifiche tecniche, leggono le recensioni, frequentano i forum e hanno
molto tempo da dedicare alla visione di crop al 100%.
Io non ho nulla contro questa categoria,
però sono quelli del “Provamelo con i numeri” e soffrono anche della
paralisi da analisi. C’è sempre un altro test da fare o pochi mesi da
attendere prima dell’uscita della nuova XFlex. Dopo mesi o anni, ancora non
si sono decisi. Perché? Perché, secondo me, non fanno il test più importante
che fa prendere una decisione. Loro non stampano.
Leoni di carta
Le tre parole che chiudono il paragrafo
precedente sono la ragione principale dei dibattiti tra i sostenitori delle
reflex digitali e quelli delle medio formato digitali. Un fatto
incontrovertibile con cui ho dovuto fare i conti nel 2007, in una galleria
d’arte a Jackson, nel Wyoming, la galleria di David Brookover, è che se fate
stampe più grandi di 50 x 70 centimetri, la differenza tra una reflex
digitale ed una medio formato digitale è evidente.
Ho scelto la parola differenza con
cura. Perché, vi chiederete. Dal quel giorno di agosto 2007 ad oggi, ho
visto decine di persone che osservano delle stampe nei negozi, nelle
gallerie e nelle mostre ed ho ascoltato i loro commenti ed osservazioni.
Praticamente tutti vedono una differenza tra le stampe da reflex e da medio
formato che spesso non sanno come esprimere a parole ma comunque affermano
esserci. Qualcuno parla di ricchezza dei dettagli, qualcun altro di
sfumature, qualcuno di “brillantezza dell’immagine” (non chiedetemi cosa
significa, non l’ho ancora capito ) ma tutti, ripeto, tutti vedono la
differenza.

Le medio formato non sono piccole! (immagine reperita su Internet)
Questa differenza è abbastanza marginale
a schermo, grazie anche alle limitazioni dei normali monitor, ma evidente in
stampa. Provate a frequentare un laboratorio professionale specializzato
nella stampa in grande formato e capirete. Chi lo ha fatto sa cosa voglio
dire, chi non lo ha mai fatto probabilmente non capirà e non si convincerà.
Peccato, perché è una cosa interessante da sapere.
Conclusioni
Non vi sto dicendo di
uscire a comprare una medio formato, visti i costi poi…. Io sicuramente non
la comprerò. Però, visto che per me la stampa è
l’espressione ultima di una fotografia, sentivo di dovervi dare conto anche
di questo fatto, di questa differenza tra reflex e medio formato.
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©2015 Aristide Torrelli