Aristide Torrelli, fotografo fine art
Il mondo attraverso i miei obiettivi: luce, tecnica e visione

11 cose da conoscere sulle schede di memoria


I fotografi sono dei fissati con l’attrezzatura. Vogliono sapere tutto dell’ultimo modello di fotocamera o l’ultima tecnologia introdotta, che so, nell’autofocus. Piace a tutti conoscere la tecnologia e sbirciare tra i pixel a super ingrandimento, anche se questo non migliora le immagini. Tuttavia, quando si parla di schede di memoria, ci sono dei notevoli “buchi”. Oltretutto, la vostra scheda di memoria può essere il pezzo più importante del vostro equipaggiamento. Senza una scheda la fotocamera non lavora. Se la scheda non funziona bene, potreste perdere tutte le immagini che ci sono sopra. Insomma, avete capito cosa voglio dire. Tuttavia basta poco per mantenere in forma le vostre schede ed essere sicuri che non perderete le immagini scattate con tanta fatica e tanto impegno. Ecco allora undici consigli undici per capire un po’ di più di schede di memoria e come usarle.

Una compact flash professionale di Lexar

Consiglio numero 1: le marche sono importanti, non fidatevi di chi vi dice il contrario. Sceglietene sempre di una primaria marca, di cui sarete sicuri che onorerà la garanzia e le cui prestazioni sono certificate. A volte marche sconosciute sono poco affidabili. Una volta mi è capitato che mi regalassero una scheda da 1GB (sono passati tanti anni) che, al secondo utilizzo, non mi permise più di scattare. Non sono mai riuscito a recuperare quelle immagini. Meno male che erano di prova e non erano importanti. Ho ancora quella scheda, a ricordo di cosa non devo fare mai!

Consiglio numero 2: sento spesso dire che una scheda super veloce serve solo per i video. Ora, è vero che un video full hd produce file grandi, però anche scattare in raw produce tanti dati. Anzi, se scattate a raffica, ne produce più di un video. Inoltre ricordate che i file vanno scaricati su un computer e la velocità della scheda (e del lettore) si fa sentire anche in questa operazione.

Consiglio numero 3: non cancellate mai le immagini dalla scheda con la fotocamera. Usate sempre il comando di formattazione e non quello di cancellazione delle immagini. Il comando di formattazione riorganizza la struttura delle cartelle sulla scheda e previene tutta una serie di errori che potrebbero presentarsi se, semplicemente, cancellaste le immagini.

Consiglio numero 4: non cancellate mai le immagini dalla scheda usando il computer. Potreste corrompere la struttura delle cartelle sulla scheda stessa e causare errori. Su Canon potreste avere un ERR-99, un codice d’errore famosissimo e temuto.

Consiglio numero 5: se formattate sempre le vostre schede e non le cancellate semplicemente (consiglio numero 4), potete stare tranquilli sulla loro sopravvivenza elettrica. Che voglio dire? Che se estraete una SD strappandola via da un lettore di schede, potete romperla. Oppure, se infilate con veemenza una CF nella fotocamera, potreste piegare uno dei piedini nella fotocamera. E’ difficile, lo so, è più semplice farlo in un lettore di schede ma, insomma, troppa forza non va bene. Mai forzare le cose. E non lavatele in lavatrice o prendetele a martellate!

Consiglio numero 6: secondo Lexar, usare delle schede ad alta capacità usa più energia dalla batteria. Parliamo di quantità minime ma ci tenevo a farvelo sapere. Sembra sia legato al fatto di avere tanti file su un’unica scheda. Siccome il file system deve indicizzare i file, utilizza la scheda e quindi consuma energia. E poi che ci dovete fare con una scheda da 32GB o più (a parte i video)? Stiamo parlando di circa 1300 file raw della mia Canon EOS 5D Mark II. 1300? Ma non ci penso proprio a tenerli tutti su una sola scheda. E se la perdo? Io uso schede da 2GB (80 immagini) e 4GB (160 immagini). Ne ho anche una da 8GB ma la uso prevalentemente per i video. Mai tutte le uova in un solo paniere!

Inseriamo la compact flash!

Consiglio numero 7: se per un qualche motive cancellate un file (con la fotocamera, con il tasto con il cestino sul dorso) che vi serviva, non continuate a scattare. In rete ci sono dei software gratuiti (Lexar e SanDisk li regalano con le loro schede professionali) che vi permettono di recuperare l’immagine. Questo perché, quando cancellate, state solo cancellando il nome del file dell’immagine, non l’immagine vera e propria. Per questo potete recuperarla, perché la zona di memoria della scheda in cui risiede l’immagine è intatta.


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Consiglio numero 8: come si rimuove la scheda dalla fotocamera? Dopo l’ultimo scatto, aspettate che la luce che indica la scrittura sulla scheda si spenga e poi contate fino a cinque. In questo modo sarete sicuri che la fotocamera ha scritto tutto sulla scheda stessa e non c’è rischio di perdere dati. Ora potete estrarre delicatamente la scheda e, se volete, spegnere la fotocamera.

Consiglio numero 9: usate la stessa scheda nella stessa fotocamera. Se proprio dovete usare una scheda in una fotocamera diversa, formattatela prima o potreste andare incontro a corruzione dei dati.

Consiglio numero 10: scegliete un lettore di schede ad alte prestazioni. Non collegate mai la fotocamera al computer, vuoi per non scaricarne la batteria, vuoi perché non è molto efficiente. Usate invece un lettore di schede ad alte prestazioni. Non costano molto e non richiedono una batteria o di essere caricati. Possono accelerare enormemente il vostro workflow facendovi risparmiare molto tempo nel trasferimento dei file immagine dalla scheda al computer, tempo che potete dedicare alla lavorazione delle immagini.

Consiglio numero 11: acqua non vuol dire disastro. Se la scheda si bagna o, peggio, viene lavata o cade nel fango, non disperate. Aspettate un paio di giorni che si asciughi completamente e poi provate a leggerla con un lettore. Potrebbe essersi salvata!

Conclusioni
Che dire, alla fine? Un briciolo di attenzione e la vostra scheda vi accompagnerà per molti anni. Io ne ho alcune che uso regolarmente da 10 anni!

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