Aristide Torrelli, fotografo fine art
Il mondo attraverso i miei obiettivi: luce, tecnica e visione

Le nove cose più stupide che un fotografo dice ad un altro



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Avete mai ascoltato i commenti degli altri fotografi che dividono con voi un pezzo di marciapiede per uno scatto o il bordo di un canyon o il posto vicino a quel tale monumento? Ecco alcune perle, sentite non solo di quest’anno. Qualcuna l’ho tradotta dall’inglese, perché anche gli americani che ho incontrato sono come noi, hanno l’abitudine di parlare troppo!

Preferisco il look delle Nikon (riferito a come Nikon restituisce i colori) o di Canon o di Panasonic o di Fuji...
Andatevi a leggere questo articolo Fstoppers’ blind test. E’ un test di Nikon D810, Canon 5DSR, e Sony A7R II. L’articolista ha scattato una foto identica con tutte e tre le macchine senza dire quali aveva utilizzato per ognuna. Poi ha fatto un test online chiedendo ai lettori di identificare quale macchina avesse scattato quale foto. Sapete una cosa? Le risposte sono state che solo il 30% dei lettori ha identificato un’immagine corretta.
Insomma, se sparavano a caso (probabilità di 1 su 3 ovvero il 33%) andava allo stesso modo! L’idea di poterle distinguere è solo nella nostra testa, e pure l’idea del look preferito! Le marche si differenziano per peso, dimensioni, ergonomia, tipo di file raw, tutto quel che volete ma non per look dei colori che sono oltretutto gestibili in post produzione.

Guarda come sembra tridimensionale la foto, la plasticità del soggetto, sembra una medio formato. Qualcuno aggiunge pure: ”Mi ricorda le foto a pellicola”, chissà perché, poi (non rispondetemi, lo so il perché. Confrontano foto fatte con reflex a pellicola e foto fatte con un cellulare o una compatta digitale di bassa qualità. Mele con pere.) Ma perché, la parola nitido non va più bene? Dobbiamo giustificare per forza l’acquisto di quell’obiettivo da 1500€? E il look medio formato poi… Se vogliamo il look medio formato dobbiamo… usare una medio formato!

Guarda che bokeh! Questa è un’altra fissa di quelli che hanno imparato questa parola giapponese. Ma è così importante il look delle zone fuori fuoco? Lo è al punto da superare l’interesse per il soggetto? Un soggetto forte, una ottima composizione, non si fanno distrarre da come sono le aree fuori fuoco. Non ci credete? Cercate tra le immagini classiche una foto che, se avesse un bokeh differente, sarebbe brutta. O, al contrario, cercatene una brutta che, se avesse un bokeh differente, diventa bella. Difficile eh?

Ah, il leggendario Canon 85mm f/1.8 Non esistono ottiche o fotocamere leggendarie, esistono solo bravi fotografi che scattano immagini leggendarie. E ben poche di esse richiedono attrezzatura ben specifica. Steve McCurry ha scattato la foto di Sharbat Gula, la ragazza afgana, con una Nikon FM2 e il 105mm f/2.5 AiS. E’ leggendaria la FM2 o il 105mm? No, è leggendario Steve McCurry. E se avesse avuto una Canon, una Pentax, una Leica, una Minolta (Sony ancora non produceva macchine fotografiche), una Fuji, una scatola da scarpe, avrebbe fatto una foto fantastica comunque.

La mia fotocamera è obsoleta. E già, in fotografia nuovo è (più) bello. Eppure se quello che ho funziona per fare quel che mi serve, non è obsoleto. Io ho una Canon EOS 5D Mark II presa nel 2010 e oggi siamo alla Mark IV che è veramente notevole. Eppure, se cambiassi fotocamera, le mie immagini non cambierebbero, le mie stampe sarebbero come quelle di oggi. E’ un problema di asticella, come nel salto in alto. Se devo saltare 2 metri, non conta che salti a 2 metri e dieci o a due metri e mezzo o a tre metri. Supero in ogni caso l’asticella. Guardate le vostre stampe ed il vostro flusso di lavoro. Sareste veramente beneficiati da quella nuova fotocamera?

Mount McKinley (Denali), Alaska, 2013

Ho paura che la mia fotocamera possa bagnarsi e allora la metto via. Guardate che la fotocamera non è così delicata. Non lo era la mia Pentax ME Super del 1981 che di acqua ne ha presa e non aveva nemmeno le guarnizioni di protezione. Oggi, invece, quasi tutte le fotocamere sono protette perché è un bell’elemento di marketing e fa scena sulle brochure: ”La xxxxflex ha 70 guarnizione contro l’acqua e gli agenti atmosferici!”. Bello no? Peccato che siano quasi inutili per i comuni mortali. Di solito ci bagniamo prima noi della fotocamera e abbandoniamo il campo. Se dovete fotografare comunque allora usate una cuffia di quelle per proteggere i capelli sotto la doccia o una busta di plastica e non succederà nulla. Le fotocamere esistono per essere usate altrimenti perché le avete comprate?

Ho appena scaricato e installato l’ultimo aggiornamento di Photoshop, Lightroom, iOS, qualunque software utilizziate. Non usate mai un aggiornamento appena uscito. Non voglio parlar male di Adobe, Apple, Microsoft, Pinnacle (poi capirete) e così via. Il motivo è che i software sono bestie complesse e tante volte capita che gli aggiornamenti procurino problemi a installazioni prima perfettamente funzionanti. Quando il software di Video editing Pinnacle Studio (capito ora?) passò dalla versione 7 alla 8, tanti anni fa, ci fu la corsa all’aggiornamento anche da parte di persone a metà della lavorazione di un progetto. L’aggiornamento rese il software inservibile da parte di molti che non riuscirono a tornare alla versione precedente e dovettero attendere il rilascio di un’altra patch. E non poterono completare il lavoro. Insomma, se funziona non riparatelo (o aggiornatelo), aspettate che qualcun altro lo provi e poi fatelo voi. Vi risparmierete tanti problemi. Andate a leggere quel che è successo con Lightroom 6 e i problemi dovuti al modulo di importazione che era stato modificato. Hanno dovuto chiedere scusa e reintrodurre il modulo precedente. Ma il problema è che c’è stato chi ha perso tempo per questo. E il nostro tempo libero serve per fotografare.
Ecco il link al blog di Adobe con le scuse: http://blogs.adobe.com/lightroomjournal/2015/10/lightroom-6-2-release-update-and-apology.html

Io odio chi mi dice: “Le tue immagini sono belle, devi avere una grande fotocamera!” Questa frase la posso accettare solo da chi vuole fare conversazione (ma quando fotografo non la voglio fare io). Alcune volte invece viene usata per sminuire le capacità altrui, come se le foto le facesse la fotocamera e non il fotografo. Nel primo caso, la conversazione, la accetto e sposto l’argomento sulle competenze di composizione e specifiche del fotografo e non della fotocamera. Nel secondo caso, come ho fatto una volta durante una ripresa di foto sportive, ho semplicemente allungato un corpo macchina, dei due che avevo con me, al tizio e gli ho detto: “Fammi vedere!”. Ha declinato, ovviamente.

Non m’interessa dell’attrezzatura. Magari fosse vero. Riesco a controllarmi nella spesa (ho fotocamere che hanno anni di lavoro sulle spalle) ma guardo sempre le novità e sogno questo o quell’obiettivo. Poi mi controllo perché vedo che, in fondo, non mi serve. Chi mi dice che non gli interessa l’attrezzatura sta mentendo e lo sa. Vogliamo tutti il nuovo giocattolo.

Conclusioni
Che altro volete che vi dica? Mi piacerebbe non sentire più certe affermazioni ma so che non è possibile. Quando vi capiterà nuovamente, fate un bel respiro e poi... fate finta di niente!!!




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