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La memoria cache di Camera Raw (e di Lightroom)



La cache di Camera Raw è la memoria utilizzata nella fase di sviluppo (modulo Sviluppo) per creare le anteprime. Cerchiamo di capire meglio il meccanismo. Nel modulo Libreria, le anteprime sono create in fase di importazione se usate, come consiglio io, l’opzione di creare le anteprime 1:1. Altrimenti sono create al volo quando portate l’ingrandimento di un’immagine a 1:1. Evitare di aspettare la creazione dell’anteprima 1:1 è il motivo per cui consiglio di scegliere l’opzione 1:1 in fase di ingestione (Importa…) delle immagini.

Nel modulo Sviluppo, invece, Lightroom ricrea l’anteprima partendo dall’immagine originale e applicando le impostazioni scelte dall’utente. Se passate a un altro file, Lightroom rigenera l’anteprima. Tutto questo serve ad avere un rendering ottimale dell’immagine che state elaborando.

Ci sono parti del processo che sono comuni tra i moduli Libreria e Sviluppo? Sì. I due processi di conversione annoverano come prime fasi le seguenti:

  1. Decodifica del file raw;

  2. Decompressione;

  3. Linearizzazione;

  4. Filtratura degli hot pixel;

  5. Demosaicizzazione dell’immagine.

I risultati sono sempre gli stessi, sia nel modulo Libreria che nel modulo Sviluppo, perciò è perfettamente logico utilizzare una versione cached (già preparata e salvata in memoria) come base per l’anteprima. E’ questa versione parzialmente elaborata che viene memorizzata nella cache (memoria appositamente dedicata a questoi scopo) di Camera Raw.

Come si svolge la cosa in pratica? La prima volta che aprite un’immagine in Sviluppo, viene effettuato un rendering completo. Questa elaborazione è memorizzata nella cache di Camera Raw cosicché, la prossima volta che si ritorna su quell’immagine, la creazione dell’anteprima avviene in metà del tempo.

Come posso portare la cosa a mio beneficio? L’impostazione di base della cache di Camera Raw è di 1 GB, cioè poche decine di immagini della mia Canon EOS 5D Mark II (ricordate che parliamo di anteprime a piena risoluzione, non compresse in un formato simile al Tiff). Per gli sviluppatori di Lightroom è un buon compromesso tra velocità e spazio impegnato. Il limite massimo è 200 GB. Io direi che potete aumentare la dimensione della cache a 10 GB, per iniziare, specie se lavorate su molte immagini contemporaneamente. Se ritenete sia il caso aumentate pure tale valore. Ricordate che la cache di Camera Raw si chiama così perché non è solo Lightroom che la utilizza. Questo vuol dire che le anteprime sono condivise dalle due applicazioni, Adobe Camera Raw e Adobe Lightroom.

Come si cambia la dimensione della cache?

Aprite le Preferenze in Lightroom e fate click sulla linguetta Gestione file. Apparirà una finestra di dialogo, questa.  

Nella parte bassa potrete vedere:

 

Ci sono due bottoni: il primo (Scegli...) permette di scegliere di impostare la cartella della cache. Impostatela su un disco che non sia quello di sistema, se volete massimizzare le prestazioni. In questo modo, infatti, il catalogo di Lightroom e la cache risiedono su dischi fisici diversi e quindi il programma non accede allo stesso disco per le informazioni che gli necessitano, cosa che lo rallenterebbe. Tenete anche la cache lontana dal disco di sistema per due motivi: il primo è che Windows accede in continuazione ai file di sistema e questo rallenterebbe Lightroom, il secondo è che 200 GB sono tanto spazio, anche se avete un disco da 500 GB.

Il secondo bottone, Svuota cache, cancella la cache in modo che Lightroom la crei da capo. Potete tranquillamente lasciarlo in pace.

Poi c'è un campo per la scelta di quel che abbiamo discusso finora, la dimensione fisica in GB della cache. L'etichetta dice, appunto, Dimensione massima: E' qui che dovete impostare i 10 GB (o più) che abbiamo detto.

Che succede quando la cache si riempie? Semplice, Lightroom cancella le anteprime più vecchie per far posto alle nuove.

Conclusione

Come ho detto sopra, non serve arrivare a 200 GB ma anche portarsi da 1 GB a 20/30/40 GB di cache da un aiuto alla velocità di Lightroom, un altro passo verso un tuning perfetto del programma.


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©2015 Aristide Torrelli