Vorrei condividere con voi alcune riflessioni sul momento della ripresa e come le cose sono state rese più difficili dall’aumento di megapixel delle odierne reflex digitali. Non è vero che basta aumentare il numero di megapixel per avere automaticamente scatti migliori, bisogna scattare meglio!
Vediamo alcuni punti in ordine di importanza:
Mantenete stabile la macchina. E’ una delle regole più violate. E’ inutile avere una ottica eccelsa e tanti megapixel se poi non riuscite a mantenere stabile la fotocamera. La cosa bella è che siamo tutti convinti di tenere saldamente la fotocamera, salvo poi ricrederci quando osserviamo sullo schermo la ripresa.
A mano libera: respirate normalmente e scattate mentre espirate. Appoggiatevi a qualcosa. Usate il gomito come supporto. Non colpite il pulsante di scatto. Sostenete i lunghi tele.
Con il treppiede: non alzate la colonna centrale. Appendete il vostro equipaggiamento sotto la testa del treppiede, per aumentare la massa e quindi la stabilità. Usate le piastre di connessione rapide che formano un corpo unico con la testa. Attenzione al vento.
Non colpite il pulsante di scatto. Talvolta, quando arriva il momento di scattare, siamo troppo eccitati e facciamo una cosa che riduce la nitidezza: colpiamo il pulsante di scatto!
Se stiamo facendo street photography, dovremmo gia avere il pulsante di scatto premuto a metà. Premiamolo fino in fondo gentilmente. Se lo colpiamo con forza non è che la fotocamera scatta prima, semplicemente si muoverà prima e durante lo scatto. Inoltre, per colpire meglio, c’è addirittura chi alza il dito e lo riabbassa con forza. Così facendo perde il momento giusto.
Se stiamo scattando con treppiede ad un paesaggio usiamo l’alzo preventivo dello specchio ed uno scatto a distanza (al limite l’autoscatto)
Controllate l’istogramma RGB. Mi riferisco ai tre canali RGB, non solo all’istogramma della luminosità. E fate attenzione alla luce che rientra dall’oculare. Se vi allontanate dalla fotocamera (è su treppiede) per lo scatto, la luce che rientra dall’oculare può falsare la misura dell’esposizione di uno o anche due diaframmi. Fate attenzione.
ISO bassi. Il valore di ISO più basso possibile per la vostra fotocamera è quello a cui si ottengono meno rumore, gamma dinamica più elevata e la più alta qualità d’immagine. Perciò NON alzate gli ISO se proprio non potete fare altrimenti.
Diaframma corretto. Tutta apertura non va bene perché l’immagine è soffice, oltre f/11 (APS-C) o f/16 (full frame) non va bene perché la diffrazione rende soffice l’immagine. I diaframmi migliori sono tra f/5.6 e f/11. Qui avrete la massima acuità che il vostro obiettivo può darvi. Ovviamente potete usare anche diaframmi diversi ma deve essere una vostra scelta consapevole.
Messa a fuoco. In questo caso non usate l’iperfocale. Il cervello pensa che un oggetto sia più lontano se lo vede meno a fuoco. Allora, per i paesaggi, primi piani bene a fuoco e sfondi (leggermente) sfocati. Per gli animali occhi perfettamente a fuoco (non le orecchie o il naso, gli occhi)
Raw, magari esposto a destra. Volete avere 256 possibilità per ogni livello o 4096? Andate a riguardarvi il mio articolo Il formato RAW. RAW, non IPEG, quindi.
Considerate le alternative. Non avete un 10 mm? Volete avere più risoluzione di quanta ve ne dia la fotocamera? Considerate l’unione di più immagini (panorama). Vi occorre più gamma dinamica? La risposta è l’HDR.
Attenti ai filtri. Li ho sempre usati con il bianco e nero (giallo, rosso e polarizzatore) mentre con il colore ho sentito l’esigenza solo del polarizzatore. Con il digitale uso solo il polarizzatore. Perché? Perché filtri da pochi euro (40€ sono pochi rispetto al costo di un obiettivo serie L) abbassano il contrasto complessivo dell’immagine. I costruttori hanno aumentato il numero di lenti trattate antiriflesso proprio perché il problema è molto sentito con il digitale.
Quindi, se volete immagini
come quelle di John Shaw, Jack Dykinga e Alain Briot, non tenete la fotocamera a
mano libera, ISO 1600, f/22, regolata sull’iperfocale e con due o tre filtri. Se
lo fate capisco perché non siete soddisfatti delle vostre immagini. Ma comprare
una fotocamera migliore non farà altro che evidenziare di più questi problemi.
Le mie regole:
Trova l’appoggio migliore che puoi ed usalo bene. Buoni treppiedi ti aiutano a tirar fuori il meglio dai tuoi obiettivi;
Compra buone ottiche ed impara ad usarle bene. Buoni obiettivi ti fanno tirare fuori il meglio dal sensore e dalla fase di postproduzione;
Allenati. Se impari a preparare lo scatto, a disciplinare lo scatto, il workflow e la postproduzione, tirerai fuori il massimo dalle tue immagini.
Conclusioni
Certo, se fatte tutte queste cose, ancora non hai raggiunto la qualità che vuoi allora forse è arrivato il momento di prendere una fotocamera migliore. Se invece prendi una nuova fotocamera senza avere lavorato sulle cose che ho detto, allora i tuoi problemi verranno ingigantiti e otterrai immagini peggiori. Sembra strano ma è così!
©2008 Aristide Torrelli