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Il 18-200mm: la soluzione finale?

 


Quello che dirò vale anche per una full frame o una reflex a pellicola e ottiche tipo 28-200 mm.

Forse perché sono appena tornato dalle vacanze e ne ho visti tanti o forse perché mi è stato chiesto da amici in varie conversazioni, fatto sta che in tanti stanno prendendo in considerazione l’idea di acquistare un 18-200 mm (per la loro reflex APS-C), sia esso Nikon o Canon o Sigma o chi volete voi. Non credo la mia risposta gli piacerà.

Canon EFS 18-200

Il 18-200 piace perché è la “soluzione in un obiettivo solo”. E’ grandangolare, è tele, è stabilizzato, ha un angolo di campo da quello del 28mm a quello del 300mm (equivalente full frame), insomma tutte le focali che si possono usare. Perciò è naturale prenderlo, giusto?

Sbagliato. Se comprate una reflex con un 18-200mm e non cambiate mai l’obiettivo, state essenzialmente comprando una cosa un po’ migliore di una compatta di altro livello o di una bridge camera. Tutti i produttori ne hanno una o più in catalogo ma la domanda è: cosa ci guadagnate nell’utilizzare una reflex con un obiettivo solo al posto di una bridge camera? Tanto e poco. Vediamo un po’ meglio comparando una compatta di alto livello con una reflex entry level (diciamo una EOS 1000D) ed un 18-200mm.

Insomma, sembra che l’unico motivo per comprare la reflex sia la flessibilità. Certo, se siete in vacanza con la famiglia, la flessibilità significa portarsi tante cose e impiegare troppo tempo per fare fotografie. Perciò esiste la tentazione di ridurre la reflex ad una bridge camera montandogli il famigerato 18-200mm.

La mia proposta? Una via di mezzo, un corpo micro 4/3 con due o tre ottiche. Stessi pixel, più vicini alle reflex in condizioni di scarsa luce, buona scelta di ottiche di qualità, meno pesanti ed ingombranti e con un buon autofocus. Il difetto? Il costo. Per posizionamento sul mercato, la soluzione m4/3 costa di più di una reflex invece di posizionarsi tra le bridge e le reflex.

Tornando al problema iniziale, immagino si sia capito che non sono un entusiasta della riduzione delle reflex a fotocamere con un solo obiettivo. Non vedo difficoltà nel dotarsi di alcune (poche) ottiche che possano far vedere che la reflex è in gradi di portare le vostre fotografie su altri livelli. Una soluzione basata su un 18-200, per me, significa pagare troppo ed utilizzare poco.


©2010 Aristide Torrelli