Aristide Torrelli, fotografo fine art
Il mondo attraverso i miei obiettivi: luce, tecnica e visione

Un tour della Monument Valley



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yá'át'ééh, benvenuto. In questo momento di paura per la pandemia e di restrizioni ai viaggi, proviamo a viaggiare con la fantasia o a riportare alla mente dei momenti fantastici di viaggi passati nei nostri luoghi dell'anima. Voglio portarvi in una delle aree più sceniche del mondo, la Monument Valley. Proveremo le meraviglie della scoperta di paesaggi che fanno parte del nostro immaginario, visti e rivisti in film e pubblicità. Vedremo i famosi butte, le mesa e tante altre cose. Saremo affascinati dalla tranquillità della terra, dalla cultura e dalle tradizioni dei nativi. Osserveremo il sorgere del sole ed il suo tramontare, i colori della valle cambiare davanti ai nostri occhi.
La tradizionale patria dei Navajo si chiama Dinétah e comprende la terra entro i confini delle quattro montagne sacre, dal nordest dell’Arizona attraverso il New Mexico. I Navajo chiamano se stessi Diné. La Dinétah comprende un’area molto più vasta dell’odierno territorio della riserva. I confini dell’odierna Nazione Navajo (Diné Be kéyah) partono da Ute Mountain Reservation al Four Corners Monument e si allungano attraverso il Colorado Plateau dentro Arizona, Utah e New Mexico.

La Navajo Nation. (La mappa è stata reperita in rete)



La Navajo Nation circonda la riserva Indiana degli Hopi e si estende su circa 70.000 km2. La sede del governo è a Window Rock in Arizona.
Un acquisto che vi consiglio è un’ottima mappa della regione, quella pubblicata dalla AAA (l’Automobil Club Americano) che si chiama “Guide to Indian Country”.


La mappa della AAA.

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La Monument Valley (per i Navajo Tse’ Bii’ Ndzigaii)
Questa valle grandiosa vanta dei capolavori di arenaria che troneggiano ad altezze tra i 120 e i 300 metri, incorniciati da nuvole che gettano ombre che vagabondano sul fondo desertico. L’angolazione del sole accentua queste formazioni aggraziate, dando vita ad uno scenario semplicemente incantevole. Il paesaggio vi travolge non solo per la sua bellezza ma anche per le sue dimensioni. I fragili pinnacoli di roccia sono circondati da miglia e miglia di mesa, butte, arbusti, alberi e sabbia, tutto condito dai magnifici colori della valle. Questo insieme di fattori si combina per fare della Monument Valley una esperienza stupenda.
E così ho dato anche fondo alla vena poetica!
La Monument Valley, con i suoi butte, le sue guglie torreggianti, le sue mesa colorate, le sue dune di sabbia, è stata immortalata in innumerevoli film e pubblicità. La Monument Valley non è vicina ad alcuna città, nè grande nè piccola, è nel mezzo del nulla. Le città più vicine sono Flagstaff, Arizona, a 150 miglia (240 km) a sudovest, Grand Junction, Colorado, 250 miglia (400 km) a nordest, Cortez, Colorado, a 125 miglia (200 km) ad est. Ci si arriva con la US160 da est e con la US163 da nord. Alberghi e benzinai si trovano a Mexican Hat, Utah,22 miglia (35 km) a nord, e a Kayenta, Arizona, 25 miglia (40 km) a sud. Esistono poi un albergo al Goulding’s Trading Post, 4 miglia ad est della Monument Valley (se ci pernottate, non dimenticate di scattare delle immagini dal balcone, all’alba) e un altro albergo, aperto ad inizio del 2010, proprio nella valle, il The View.
Il Goulding’s Trading Post è il luogo dove Harry Goulding e la moglie Leone si stabilirono nel 1921 e dove iniziarono a far scambi con i nativi. Fu lui a portare John Ford nella valle e a mostrargli il luogo che sarebbe diventato teatro di tanti film. In questo modo diede lavoro ai Navajo e contribuì al loro sostentamento in periodi di crisi.
L’albergo nella valle, The View (eccellente, ci sono stato), è un’iniziativa imprenditoriale dei nativi e non deturpa l’aspetto della valle. Sono riusciti a creare un’opera rispettosa della natura e fare del business a favore della Navajo Nation.
Se vi piace campeggiare, poi, c’è il Primitive Camp Site, sul lato sinistro della valle.
Il parco tribale fu stabilito nel 1958. La Monument Valley è amministrata dalla regione Navajo e NON fa parte del sistema dei parchi nazionali USA. L’ingresso va quindi pagato sul posto e non hanno validità i Golden Pass dei Parchi Nazionali.
L’accesso è permesso tutti i giorni dell’anno, tranne Natale e il giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day), il quarto giovedì di novembre. L’orario estivo va dalle 6 del mattino alle 8 di sera, quello invernale dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio. Gli orari sono Mountain Daylight Saving Time, cioè seguono l’ora legale come in Italia, quindi fate attenzione: nella Navajo Nation seguono l’ora legale, nel resto dell’Arizona no! Ah, c’è anche un Visitor Center con più o meno gli stessi orari.


La mia mappa della valle, è una mia personale elaborazione.

Se avete dato una scorsa alla mappa precedente, vi starete chiedendo il perchè di certi nomi per i butte e le mesa. I nomi dei butte e delle mesa vengono da nomi di animali o dei, oppure dalle forme che ricordano. Ci sono però due nomi che sembrano estranei alla Monument Valley: Merrick Butte e Mitchell Mesa. In realtà Merrick e Mitchell erano due minatori che cercavano l’argento nella terra dei Navajo. Nonostante i ripetuti avvertimenti, non se ne andarono e furono uccisi sotto le formazioni che oggi portano il loro nome. Nella valle passarono spesso anche Butch Cassidy e la sua banda.
Il belvedere sul lato nord del Visitor Center è un ottimo posto per fare foto all’alba e al tramonto. Ci sono le due famose Ansel Adams Rocks, due pietre striate che si vedono in un’infinità di immagini.


Le Ansel Adams rocks.

Il percorso nella Monument Valley si può fare in auto privata, non è difficile. Chi visita la valle con il suo veicolo deve rimanere sulla strada che ho evidenziato in verde sulla mappa. In questo percorso ci sono le formazioni principali ma mancano archi, rovine, finestre e petroglifi. Se vi affidate ad una guida Navajo, potrete percorrere sul suo mezzo anche la parte in rosso dell’anello che si snoda nella valle. Se chiedete in anticipo, la guida vi può anche organizzare, a pagamento, la scena del gregge di pecore che viene fatto passare sulle dune di sabbia.
Il Totem Pole è parte della formazione chiamata Yei Bi Chei. E’ una guglia alta 800 piedi (240 m) sul bordo di dune di sabbia che sono un grande soggetto per foto all’alba e al tramonto. Con una guida potete avvicinarvi al Totem Pole ed alle dune.


Mitten e butte.

Il belvedere a John Ford Point vi permetterà una fotografia drammatica se un indiano a cavallo ci si mette in posa. Se non c’è, rivolgetevi a uno dei navajo che si trovano lì con dei cavalli. Vi farà la cortesia in cambio di una decina di dollari.

John Ford's point.

Il percorso nella valle è lungo 17 miglia su una strada non asfaltata. E’ consigliabile una macchina alta (high clearance), anche se io ci sono stato più volte, sempre con normalissime macchine tipo Toyota Corolla, Chrysler PT Cruiser, Ford Escape, sempre senza problemi. Ci vogliono circa due ore per fare il percorso e fotografare adeguatamente. Andate piano, senza fretta.
Sono, ovviamente, disponibili dei tour guidati e l’elenco di guide è disponibile al Visitor Center.
Un bel tour da richiedere alla guida vi porta alle dune di sabbia vicino al Totem Pole, di mattina all’alba. Le dune cambiano posizione anno dopo anno, addirittura giorno dopo giorno. Fatevi portare vicino, lungo Sand Creek, e poi cercate il punto migliore per posizionare il treppiede in modo che la luce illumini lateralmente le dune, mettendo in evidenza le increspature della superficie.
Per un bel tour di pomeriggio dovreste farvi portare a Teardrop Arch. Si trova fuori dalla valle, sull’altro lato, quello ovest, della US163. Attraverso l’arco potrete vedere i butte della Monument Valley. Teardrop Arch non si trova su tutte le mappe della Monument Valley. La strada non è segnalata e si snoda attraverso vari canyon molto stretti. Arrivati alla fine della “strada”, ci vuole una piccola camminata per arrivare al posto dove piazzare il treppiede. Fate in modo da arrivare tra le 3 e le 5, a seconda se è inverno o estate. Utilizzate focali tra 50mm e 100mm per avere una vista della Monument Valley ad est incorniciata da questo arco a forma di lacrima. La distanza del treppiede dall’apertura è di circa otto metri. Se trovate l’arco in ombra, potete utilizzare il flash per schiarire l’arenaria rossa. Ricordate solo di piazzare un filtro arancio sul flash per riscaldare la luce che altrimenti sarebbe troppo bluastra. Questa composizione è la copertina del libro di David Muench chiamato “Nature’s America”. Anche Alain Briot ha una immagine dell’arco, che ha, però, lasciato scuro a parte l’angolo in alto a sinistra. Insomma, potete sbizzarrirvi.

Scendendo dalla US163
La 163 è la via principale per accedere alla Monument Valley provenendo da Moab, Monticello, Bluff e Mexican Hat dal nord e da Kayenta da sud. Arrivando dal nord, vedrete le formazioni rocciose da grande distanza ma il primo punto da cui fotografare è da una collinetta (e anche dal centro della strada) posta tra le pietre miliari del miglio 13 e 14: è il punto reso ancor più celebre dal film Forrest Gump, dove lui, dopo aver corso tre anni, si ferma si gira e decide di tornare a casa.
Tra le pietre miliari del miglio 7 e 8 si può inquadrare Stagecoach Butte verso sud. Poco oltre, la US163 attraversa Monument Pass e scende verso la Monument Valley. Verso ovest c’è Hen on the Nest (la chioccia sul nido). Provate a farne una silhouette contro il cielo infuocato del tramonto. Parcheggiate in un punto della strada da cui si vede il sole tramontare dietro la Hen. Ce ne è uno tra le pietre miliari 5 e 6.
Dal ciglio della valle, vicino al Visitor Center
Il ciglio offre delle eccellenti opportunità fotografiche. Appena a sinistra (nord) del complesso albergo/ristorante/Visitor Center/gift shop, ci sono due grosse pietre striate, le Ansel Adams Rocks, che rappresentano un ottimo primo piano per le foto dei mitten e del butte all’alba o al tramonto.
Potete includerli nell’immagine uno, due o tutti e tre, con una o entrambe le pietre in primo piano. Fate attenzione che in estate il sole tramonta alle vostre spalle, verso sinistra. Se qualche persona staziona dietro di voi a sinistra, anche a 30 metri di distanza, la sua ombra si proietta sulle rocce davanti a voi, rovinando la foto.
Tutti i periodi dell’anno sono buoni per fotografare il tramonto. D’inverno la luce è più piatta ma la possibile presenza di neve rende la Monument Valley affascinante. D’estate, il periodo dei monsoni, ci sono delle nuvole spettacolari e la variabilità pomeridiana del tempo crea dei giochi di luce bellissimi.
Percorrete tutto il ciglio della valle, andando verso l’ingresso delle auto nella strada che scende nella valle. Ci sono alcuni alberi che possono essere utilizzati come primo piano. Come al solito, priorità dei diaframmi ed f/16.


West mitten.

Arrivate sul posto una mezzora prima, in modo da sistemarvi con calma. Le nuvole rappresentano la chiave per una buona immagine: se non ce ne sono allora il sole entrerà nella lente e avrete del flare. Se ce ne sono troppe non avrete una buona illuminazione. Siate comunque pazienti. A volte, le nuvole, spostandosi, permettono al sole di creare degli effetti di illuminazione molto interessanti.
Un altro buon posto per fotografare all’alba, è vicino al campeggio, a nord del Visitor Center. Da lì i mitten ed il butte sembrano più vicini e la composizione è diversa rispetto al ciglio della valle. In date nell’intorno degli equinozi (21 marzo, 21 settembre), il sole sorge tra i mitten e può essere un’altra occasione per una foto diversa.

Il percorso nella valle:
Una strada sterrata scende dal bordo dentro la valle. E’ un percorso di circa 17 miglia (circa 28 km) che vi porta a vedere degli scorci meravigliosi tra cui le Tre Sorelle ed il Totem Pole. Alcune parti di questa strada sono a senso unico. E’ stata molto migliorata negli ultimi anni ma è ancora molto accidentata e dovete guidare con attenzione. Qualche maligno dice che gli indiani la tengono così per spingere i turisti verso i tour guidati. Nel seguito trovate il percorso con delle indicazioni. Fate attenzione che qualche albero potrebbe non esserci più e invece potreste trovarne di nuovi in diversa posizione.
All'inizio della strada azzerate il contachilometri. Le indicazioni sono in miglia, come le trovate su una vera automobile USA. Attenzione che nel corso del percorso dovrete riazzerare il contachilometri altre tre volte.
0 miglia: azzerate il contakm. Attenzione alla strada, molto sterrata
0.55 miglia: sulla collina ad est della strada c’è un albero. Questo albero fa bene da cornice al West Mitten.
0.75 miglia: quando la strada sale sulla cima della collina, parcheggiate a nord della strada. Ad est e in basso si vedono delle dune di sabbia e degli alberi, ottime cornici per il West Mitten
1.3 miglia: due alberi sul lato est della strada incorniciano il West Mitten
1.5 miglia: altri due alberi sul lato ovest svolgono la stessa funzione.
2.5 miglia: questo è il punto migliore per immagini delle Tre Sorelle che si vedono verso sudovest. L’illuminazione ideale per The Three Sisters (le Tre Sorelle)) è all’alba. Tele moderato.
3.2 miglia: guardate verso est per delle viste interessanti di Camel Butte (il Cammello).
3.3 miglia: girate verso John Ford Point. Ci sono ottime viste dei due Mittens, Merrick Butte e Stagecoach Butte. Chiedete ad un indiano di posare a cavallo.
0.0 miglia: ritornate sulla strada e azzerate il contakm. Girate a destra. Qui inizia la parte a senso unico della Monument Valley Road.
1.15 miglia: immediatamente davanti c’è una bella veduta di Hand Rock (la Mano), il Totem Pole e Yei bi Chei. Mettete la macchina fotografica sul nord della strada per nascondere la strada stessa e l’hogan Navajo.


Hand rock, detta anche le mani che pregano.

1.6 miglia: sulla parte nord della strada c’è una grande roccia che può essere usata per incorniciare il Totem Pole e Yei bi Chei. Attenzione alla profondità di campo. Metà pomeriggio è il momento migliore. Tele moderato.
1.7 miglia: dritto avanti c’è una bella veduta del Totem Pole e di una piccola formazione rocciosa nota come Madre e Figlio.
2.05 miglia: sul lato sud della strada c’è il letto asciutto di un torrente che incornicia Totem Pole, Yei bi Chei e le dune di sabbia.
0 miglia: azzerate il contakm e procedete a nord lungo la strada.
1.1 miglia: un vecchio hogan (abitazione navajo)) è ad est della strada. Interessante da visitare.
1.2 miglia: uno sperone verso destra conduce ad Artist’s Point. Verso nord ci sono delle belle viste dei Mittens, Merrick Butte e Stagecoach Butte.
0 miglia: ritornate sulla strada, azzerate il contakm e girate a destra.
0.75 miglia: uno sperone conduce verso la North Window, da dove si vedono i maggiori butte della valle. La North Window è ottima per un tramonto;
0 miglia: ritornate sulla strada, azzerate il contachilometri e girate a destra.
0.10 miglia: a nord della strada c’è Thumb Rock. Usate un grandangolare.
0.55 miglia: si ritorna all’incrocio con la via per John Ford Point. Girate a destra e ritornate sulla parte a doppio senso della strada.

Questi sono link alle mie gallerie della Monument Valley:
Galleria 1
Galleria 2


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