Home ] Bio ] I link ] Galleria ] Tutorial ] Contattami ]

Parliamo di carte e inchiostri


Nei negozi vediamo tante carte per la nostra stampante, non solo quelle prodotte dal costruttore della stampante. Come possiamo riconoscere quelle migliori per i nostri scopi?

I tipi di carta e di patinature (coating)

Tutte le carte nascono come carte opache (matte). La patinatura che viene loro applicato è responsabile del diverso grado di lucentezza. A seconda della quantità di coating, si hanno carte totalmente opache (nessun rivestimento), satinate o semilucide (rivestimento grossolano), lucide (rivestimento molto fine e uniforme).

La prima cosa da dire, allora, è che le carte matte vanno bene per ogni stampante ed ogni inchiostro. La differenza, la qualità della carta matte, è dovuta alla tramatura della carta e, quindi, alla risoluzione che la carta stessa può supportare. Le carte matte, in linea di principio, mostrano un contrasto e un gamut colore ridotti, specie se comparati a carte lucide. Questo è dovuto al fatto che l'inchiostro non viene steso su una superficie uniforme come nel caso delle carte lucide. Inoltre, poiché l'inchiostro interagisce direttamente con la carta (invece che con la patinatura), le carte matte sono più difficili da profilare (creare un profilo colore che "traduca" i colori inviati alla stampante dal computer in colori che gli assomiglino il più possibile, con quell'inchiostro e quella carta) e mostrano colori meno brillanti. Tuttavia sono più resistenti allo sbiadimento provocato da gas (di solito l'ozono nell'aria) e hanno una resa più uniformi tra le stampanti delle varie marche.

Tutte le carte patinate (coated) costringono l'inchiostro a interagire con lo strato lucido, e lo fanno stare vicino alla superficie della carta. Questa cosa è ottima per il contrasto e il gamut colore perchè l'inchiostro non penetra nella carta, come nel caso delle carte matte. Tuttavia nascono altri problemi: poiché esiste un'interazione tra inchiostro e rivestimento, alcuni tipi di patinatura sono compatibili con inchiostri a coloranti (dye, la maggior parte delle stampanti A4 consumer), altri con inchiostri a pigmenti (pigments, le stampanti professionali A3 o superiore). In linea di principio una carta patinata (coated) avrà miglior contrasto e gamut colore di una carta matte e sarà anche più facile da profilare.

 

 

Carte e inchiostri

 

La prima cosa da sapere è il tipo di inchiostro usato nella vostra stampante. Le stampanti a pigmenti, quelle normalmente usate per stampe fine art, sono principalmente Epson (2400, 3800,7600, 9600...) e HP (9180, e la nuova serie Z). Anche Canon ha alcuni prodotti. Praticamente tutte le altre stampanti usano inchiostri a coloranti, a meno che non li sostituiate con inchiostri a pigmenti prodotti da terzi. Ma in cosa si distinguono tra loro queste due tipologie di inchiiostri?

Gli inchiostri dye (coloranti) sono solubili in acqua e affondano nella carta (nella patinatura); i pigmenti sono molecole più grandi dei coloranti e non affondano nella carta.

E le carte? Sono di tue tipi:

 

E ora?

 

Se avete una stampante a pigmenti e volete stampe lucide, un'ottima carta è la Epson Premium Glossy Photo Paper. Questa carta va bene anche con gli inchiostri a coloranti, in praticamente tutte le stampanti. Attenzione però al bronzing, un fenomeno che si presenta con inchiostri a pigmernti e carte lucide: osservando la stampa sotto certe angolazioni, si notano aree più o meno lucide. Il bronzing si minimizza utilizzando carte semilucide o matte. Ottima è anche la carta lucida HP: la Advanced va bene con inchiostri a pigmenti, la Premium con inchiostri a coloranti. Peccato che sul retro ci sia il logo HP e che se si fanno dei  portfolio non è una cosa "artistica" da vedere. Comunque, per avere ottimi risultati, utilizzate sempre le carte e gli inchiostri del fornitore della stampante. Sarete sicuri di avere il massimo della compatibilità e delle prestazioni.

Se andiamo sul campo delle carte matte, da me utilizzate con una HP B9180 a pigmenti, non posso che dire bene della HP Advanced e della Hanhemule Photo Rag, veramente eccellenti. Ottime carte sono anche quelle della Moab Papaers, la Entrada Bright e la Kayenta. Quest'ultima la utilizzo solo per il bianco nero e foto con colori tenui, dato che mi da elevato gamut e brillantezza. La Entrada è eccellente sia in bianco nero che a colori. Anche la Ilford produce delle carte matte eccellenti. Io uso la Galerie Smooth Fine Art Paper con ottimi risultati si ain bianco nero che a colori.

 

 

Acidi

 

Le carte fotografiche utilizzate nella stampa dai laboratori contengono acidi che ne limitano la durata nel tempo (ingiallimento e sbiadimento). Nel campo fine art dovete cercare delle carte senza acidi, come le Hanhemule, Crane, Ilford ed altri. Potete consultare i siti dei produttori per queste informazioni.

 

 

Longevità

 

Un altro argomento molto dibattuto è la longevità delle stampe, ovvero per quanto tempo dureranno senza sbiadimenti/modifiche apprezzabili. L'argomento è vasto e complesso, per cui vi consiglio una visitina sl sito  della Wilhelm Research.

 

 

Conclusioni

 

Non andate al primo negozio che vi capita e scegliete la confezione di carta con su scritto Super Ultra Best! Utilizzate carte e inchiostri originali e passate alle carte che vi ho descritto sopra. Troverete così quelle due o tre carte su cui stampare i vostri lavori con dei risultati eccellenti.

 

Di seguito trovate un'immagine delle superficie delle varie carte della Hanhemule, tanto per darvi un'idea!

 

 


©2007 Aristide Torrelli