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I moltiplicatori di focale


 

Sono degli aggiuntivi che si montano tra il corpo macchina e l'obiettivo e sono conosciuti anche come teleconverter. Il moltiplicatore di focale è un sistema di lenti divergenti che di fatto "allarga" di due (1,4x) o di quattro (2x) volte la superficie virtuale sulla quale va a focalizzarsi l'immagine.

Il fotogramma sfrutta soltanto la metà (1,4x) o un quarto (2x) di questa superficie, con due conseguenze importanti. La prima è che il moltiplicatore di focale consente di ottenere l'ingrandimento che si otterrebbe con un obiettivo di focale superiore a quello effettivamente utilizzato (doppia nel caso dei moltiplicatori 2x, o duplicatori di focale); la seconda è che la quantità di luce che giunge alla pellicola si riduce della metà (un diaframma in meno) con i moltiplicatori 1,4x o ad un quarto (due diaframmi in meno) con i duplicatori. Un importante corollario alla prima conseguenza è che la distanza minima di messa a fuoco rimane quella dell'obiettivo che si sta usando. Un 200mm F/2,8 duplicato si comporterà come un 400mm F/5,6, con una distanza minima di messa a fuoco di circa due metri, il che si rivela vantaggioso ad esempio nei ritratti da vicino. L'uso del moltiplicatore tende però ad appiattire i contrasti e ad abbassare la qualità finale dell'immagine. I duplicatori con tante lenti sono migliori di quelli con poche lenti, e con alcuni modelli (penso a quelli "dedicati" a un particolare obiettivo o a una famiglia di obiettivi) la perdita di qualità è ragionevolmente contenuta. L'aumento del numero di lenti rischia di causare rifrazioni parassite o immagini fantasma per cui è sempre consigliabile utilizzare i moltiplicatori di focale con un buon paraluce.

 

 

Di solito i valori di conversione sono 1,4x e 2x anche se esistono da 1,5x, 1,7x e 3x. Quelli da 1,4x e 2x sono i più comuni, forse perché quando gli esposimetri erano esterni era molto più comodo lavorare con valori 1,4x e 2x che corrispondono a un diaframma o due diaframmi  di esposizione in più. Immaginate di dover fare correzioni con valori non interi!

Sono utili? Si, secondo me, si, anche se non trasformano un 300mm in un 600mm di alta qualità spendendo solo 200€. I moltiplicatori lavorano bene con focali fisse lunghe, come i teleobiettivi. Sono meno utili e vanno meno bene con le focali corte. Con gli zoom il risultato dipende dalla qualità dell’ottica. Ottiche buone, buoni risultati, ottiche meno buone…

I moltiplicatori Canon sono stati progettati per lavorare con ottimi risultati con i teleobiettivi serie L e con una serie di zoom (es.: EF 100-400/4.5-5.6L IS, EF 70-200/4L, EF 70-200/2.8L, 70-200/4L IS, EF 70-200/2.8L IS). Il colore bianco ne è una testimonianza così come il fatto che su altre ottiche non si innestano!

Nikon produceva due serie distinte di moltiplicatori, una per lunghezze focali superiori a 300mm ed una per lunghezze focali inferiori. Poi ci sono gli altri costruttori, quelli universali (Sigma, Tamron, Tokina…), che costruiscono moltiplicatori che si adattano a tutta una serie di obiettivi (ad esempio tutti gli obiettivi Canon EF). Questa rappresenta però un compromesso sulle prestazioni, in cambio di una maggior utilizzabilità su tutti gli obiettivi.

 

 

 

Moltiplicatori 1,4x, 2x e obiettivo 24-70 (non compatibile, solo per far vedere le dimensioni).

 

 

Autofocus

 

I corpi Canon hanno bisogno di aperture di almeno f/5,6 per far funzionare l’autofocus. Utilizzare un 1,4x significa perdere un diaframma e quindi, per mantenere l’autofocus, l’obiettivo deve essere f/4 o più (f/2,8).

Se volete utilizzare un 2x allora perderete 2 diaframmi e quindi, per mantenere l’autofocus, l’obiettivo deve essere f/2,8 o più (f/2).

I corpi professionali di Canon (EOS-3, EOS-1v a pellicola e 1D e 1Ds in digitale) mantengono l’autofocus anche a f/8, perciò con un 1,4x potete utilizzare obiettivi f/5,6 e con un 2x obiettivi f/4.

Alcuni moltiplicatori universali non trasmettono la vera apertura dell’ottica al corpo macchina (in pratica non informano della loro presenza) e quindi il sistema autofocus tenterà comunque di focheggiare indipendentemente dall’apertura effettiva del diaframma. L’autofocus a volte funzionerà, a volte no, in base alla luminosità del soggetto ed al suo contrasto. D’altronde è un funzionamento più che normale, visto che il costruttore non garantisce il funzionamento del sistema autofocus al di fuori di certi valori di luminosità.

 

 

Quale moltiplicatore, 1,4x o 2x?

 

In generale mi aspetto che un 1,4x degradi meno di un 2x le prestazioni dell’ottica a cui viene accoppiato. Me lo aspetto per la complessità costruttiva del moltiplicatore ed il numero di lenti in esso presenti. Pur tuttavia, un ottimo 2x montato su un obiettivo di qualità elevata fornirà sempre dei buoni risultati, non al livello di una buona ottica non moltiplicata ma abbastanza vicino.

 

 

Quale marca di moltiplicatore?

 

Se avete ottiche Canon serie L (quelle bianche) la domanda ha una sola risposta: comprate un moltiplicatore Canon. Fornirà risultati migliori di un universale, sia otticamente che meccanicamente e come autofocus. Stesso discorso vale per Nikon, ovviamente.

Se volete montare un moltiplicatore su un obiettivo per cui Canon non ha previsto l’uso di un moltiplicatore (ma perché volete farlo?) allora dovete andare su un universale. Fate delle ricerche sui vari forum per avere un’idea della qualità dell’accoppiata (magari qualcuno ha tentato prima di voi) e non fidatevi delle parole del costruttore. E’ ben difficile che abbia testato il suo moltiplicatore con qualche decina di ottiche di varie marche e a vari diaframmi.

 

 

Conclusioni

 

Vale la pena comprare un moltiplicatore? Se li usate con ottiche di classe, la risposta è sì. Quale comprare? Per me il migliore è l’1,4x. Non è esagerato con le prestazioni e praticamente non degrada le prestazioni dell’ottica su cui è montato. Io lo uso con l’EF 70-200 f/4L IS e con l’EF 100-400 f/4,5-5,6L IS con eccellenti risultati. Poiché voglio aumentare di molto la focale, tendo ad usare queste ottiche moltiplicate su un corpo con sensore APS-C. Che cosa ottengo? Con il 70-200 ottengo una focale massima di 200 x 1,4 (moltiplicatore) x 1,6 (fattore di moltiplicazione del sensore APS-C) = 448 mm. Una focale lunghissima (consiglio il treppiede per evitare mosso e micro mosso) ma ottenuta con un insieme ottica/moltiplicatore molto compatto e leggero.

Nel secondo caso, quello del 100-400, invece ottengo 400 x 1,4 x 1,6 = 896 mm!

Insomma un 450 mm ed un 900mm. Ad un costo nettamente inferiore di una ottica equivalente e con una qualità molto vicina. Infatti, analizzando le immagini stampate in A3 (30x40 cm) non si notano differenze con l’ottica non moltiplicata. Forse potrei notarle sul file ingrandito al 400% e analizzato lungo i bordi, chissà. Ma siccome per me l’immagine deve essere stampata, sono analisi che non mi appartengono e non hanno alcun senso. Esiste sempre un equilibrio da mantenere, una certa razionalità che ci deve salvare da certi atteggiamenti che fanno perdere tempo e non aggiungono valore alle nostre fotografie.


©2009 Aristide Torrelli