Vorrei, potrei, dovrei?
Ci sono due categorie di fotografi tra
quelli abbastanza onesti da ammettere che si confrontano con gli altri. La
prima categoria guarda il lavoro di un altro e dice “Magari potessi farlo
io”. La seconda categoria guarda il lavoro di un altro e dice “Io avrei
potuto farlo”.
Ognuno di noi, nel tempo, è stato in una
di queste categorie, non nascondiamocelo. Perciò parte
la predica!
Avrei potuto farlo
Ma non
l’hai fatto, vero? Eri troppo impegnato a fare qualcos’altro mentre quel
tipo è andato e l’ha fatto. Troppo
impegnato a confrontare, a procrastinare, a distrarsi con l’attrezzatura.
Troppo impegnato a… trovare scuse.
Avrei potuto farlo se avessi avuto una fotocamera migliore, se avessi avuto
più obiettivi (o quel particolare obiettivo), se avessi avuto le luci da
studio, se avessi avuto quel filtro, se, se, se…
Ogni volta che il mio animo dice “Avrei
potuto farlo”, ci vorrebbe qualche altra parte
della mia coscienza che dice “Ma non l’hai fatto”.
La maggior parte delle volte, questi
pensieri mi vengono non perché penso veramente che avrei potuto fare quella
cosa ma perché passo troppo tempo a confrontarmi e troppo poco a
fotografare.
Sapete una cosa? A nessuno importa cosa avreste potuto fare ma non avete fatto.
Ci si cura solo di cosa avete fatto.
Non c’è posto nell’anima creativa per questo tipo di pensiero. Trasformatelo
in qualcosa di meglio, in una spinta a
pensare “Ora ci provo anch’io”. Sapete, non stiamo parlando di fare gli
scienziati alla NASA ma solo di fotografia e quando diciamo “Avrei potuto
farlo anch’io” è vero, è possibile.
Il non aver fatto quella foto ci parla di noi. Non pensate che io sia duro
ma fare confronti è uno
spreco di energia creativa.
Magari potessi farlo io
Fatelo. Trovate
un modo e fatelo. Non lo farete allo stesso modo ma, in fondo, perché
dovreste volerlo fare uguale? Comunque fatelo, la
vita è breve. Il tempo per salvare quei pochi giorni che abbiamo è adesso.
Il tempo per cambiare il mondo e lasciare un segno è adesso. Sei solo tu che
immagini che il fotografo che invidi abbia più tempo, più fotocamere, più obiettivi e
più abilità nel dito con cui scatta che tu in tutto te stesso. E se anche
fosse vero, chi se ne frega!
Ogni tanto ricevo
email di qualcuno che mi dice che gli piacerebbe fare quello che faccio io,
fotograficamente parlando. Bene.
Pochi hanno un progetto per
arrivarci. Pochi
ritengono che sia persino possibile. Ora, non sto dicendo che potete fare
tutto, sto semplicemente dicendo che il più grande fallimento è quello
di non provare nemmeno e
questi sogni non si realizzano certo da soli. E’ molto difficile creare
delle immagini, concentrandoci sulla vista nel mirino. Ma lo
è molto di più se, contemporaneamente, vi girate per vedere se qualcuno vi
sta osservando mentre scattate, se vi preoccupate di cosa pensano gli altri
del vostro lavoro o di cosa stiano facendo. Se proprio dovete farlo, almeno fatelo in
modo da imparare e migliorare le vostre capacità. Per qualcuno può
significare meno tempo su Flickr in cerca di consenso, per altri significa
meno tempo on line su un social network e più tempo a scattare fotografie. E
per altri ancora significa sedersi e fare un progetto invece di sperare e
basta.
Qualunque cosa facciate, non finite la
vostra vita pensando “Avrei potuto, avrei dovuto farlo”.
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©2015 Aristide Torrelli